PAGAMENTI IN CONTANTI: DAL 1° GENNAIO SOGLIA A 1.000 EURO
Dal 01.01.2022 passerà da 2.000 a 1.000 euro la soglia a partire dalla quale è vietato fare transazioni di denaro contante e di titoli al portatore. È un effetto del decreto fiscale collegato alla manovra 2020 (Governo Conte-bis), che dal 01.07.2020 aveva già ridotto il limite da 3.000 a 2.000 euro, programmando un’altra stretta nel 2022.
Quella in arrivo sarà la nona modifica in 20 anni, la quinta negli ultimi dieci. E sarà un po’ come tornare al 6 dicembre 2011, quando fu il decreto “salva Italia” di Mario Monti a portare il tetto a mille euro.
ABOLIZIONE CASHBACK, TAX CREDIT POS E SANZIONI POS
Un incentivo che la manovra di Bilancio non ripristina per il 2022 è il cashback di Stato: meccanismo, introdotto dal governo Conte-bis, che rimborsa una parte degli acquisti pagati in digitale e che è stato sospeso dal governo Draghi il 1° luglio scorso.
Coinvolgere gli esercenti per incrementare i pagamenti alternativi al contante è una strada che il Governo ha già percorso innanzitutto elevando dal 30% al 100% il credito d’imposta sulle commissioni pagate per l’uso dei Pos tra il 01.07.2021 e il 30.06.2022, destinato ai piccoli esercenti, con un volume di affari inferiore a 400 mila euro. Ma anche stabilendo due tax credit sull’acquisto, il noleggio e l’utilizzo di dispositivi Pos: il primo per i dispositivi “standard” e il secondo per i Pos “smart”. Quest’ultimo, però, scatterà solo nel 2022.
Dal 01.01.2023 verranno introdotte sanzioni per commercianti e professionisti che rifiutano pagamenti di qualsiasi ammontare con carte di debito e di credito. La sanzione amministrativa sarà di 30 euro e sarà maggiorata del 4% del valore della vendita o della prestazione di servizi per cui non è stato accettato il pagamento digitale.
Marco Baldinelli – Tributarista